FOLIGNO – E’ tutto pronto a Fiamenga per la Sacra Rappresentazione della Passione e Morte di Cristo che, come ogni anno, si terrà il venerdì Santo presso gli impianti sportivi adiacenti alla chiesa.
Questo progetto iniziò nel lontano 1974 grazie ad un giovane di Fiamenga, Francesco Fratini che insieme ad alcuni amici, mise in scena una piccola rappresentazione sul sagrato della chiesa al termine della processione del Cristo Morto o Festa di Penitenza, come veniva chiamata dai nostri nonni.
L’evento ebbe molto successo e da allora ogni anno, nel giorno del Venerdì Santo, viene riproposto di fronte a centinaia di spettatori, integrando la Via Crucis tradizionale.
Per capire quanto è cresciuta questa manifestazione basta guardare le cifre di quest’anno: dai sei attori di oltre quarant’anni fa sono arrivati a 250, senza considerare tecnici, scenografi, sarti, tutti quelli che collaborano alla messa in scena dell’evento ed i mesi di lavoro dietro le quinte.
Ci sono oltre 400 costumi a disposizione, creati con lane, cotoni e lini grezzi che riprendono nei minimi particolari la moda dell’epoca.
E’ stata coinvolta la gente di Fiamenga e del Folignate per realizzare una manifestazione in armonia tra tradizione e innovazione e si è pensato anche ai bambini creando spazi partecipativi adatti a loro nello spettacolo.
Tutta questa grande macchina è diretta dal regista Francesco Fratini, lo Stesso ragazzo che organizzò la prima rappresentazione e che in tutti questi anni , oltre alla bravura e la professionalità, non ha mai perso la passione e l’entusiasmo, anzi è riuscito a tramandarli ed a coinvolgere nuove generazioni.
La Rappresentazione del Venerdì Santo a Fiamenga non è semplicemente un evento folcloristico, ma è soprattutto la manifestazione della religiosità popolare, è un mezzo per riscoprire i valori della tradizione cristiana ed arrivare anche a quelle persone che vivono lontano dalla fede.
Per questo motivo si da molta importanza alla ricerca dei testi, allo studio delle fonti storiche, alla preparazione delle colonne sonore e dei costumi.
Ogni anno i parroci dell’Unità Pastorale “Giovanni Paolo II” insieme al gruppo “Sacre Rappresentazioni” scelgono un filo conduttore seguendo le proposte pastorali della Diocesi o della Chiesa Universale.
Il filo conduttore per questa Rappresentazione è la missione dei cristiani, racchiuso nel messaggio “Agnelli in mezzo ai lupi”.
La piccola comunità cristiana delle origini accompagnerà tutte le scene della passione di Gesù (interpretato da Luigi Ciancaleoni), creando un parallelismo fra Lui e la nascita della Chiesa e della sua missione.
Come testimoni di questo evento sono state scelte le figure di San Pietro e Santo Stefano, il primo raccontato in tutta la sua storia, dalla chiamata sulla barca alla morte, molto suggestivo il rinnegamento e la sua missione tra i cristiani di Roma, del secondo viene messo in scena il suo martirio.
Le “Sacre Rappresentazioni” del Venerdì Santo di Fiamenga sono un concentrato di tanto lavoro, tanta passione, sacrifici, volontariato e amore. Un evento da non perdere e sicuramente anche quest’anno sarà molto apprezzato dal pubblico.