Marignoli “Serve un riconoscimento da parte dello Stato, ma anche da parte del territorio e dei cittadini”.

0
629

TREVI – Oggi vi parliamo di un argomento che ci sta molto a cuore, soprattutto in questo scenario fatto di equilibri precari e tanti, troppi paradossi: “l’attività motoria ai tempi del Covid-19”.

Se da una parte l’Oms, sostiene l’importanza dell’attività fisica per il benessere psico-fisico della persona, a maggior ragione in questo momento – infatti i benefici ottenuti, se praticata con costanza, sono molteplici: dall’aumento delle difese immunitarie alla riduzione di stress e ansia… – dall’altra il Governo chiude indistintamente tutte le palestre, anche quelle che erogano servizi per la salute.

Questo accade perché la figura del “Chinesiologo”, per capirci il Laureto in Scienze Motorie o Diplomato ISEF, che in paesi europei come la Germania è una figura sanitaria riconosciuta, in Italia non lo è.

Per conoscere più da vicino questa figura professionale e il suo operato abbiamo intervistato Simona Marignoli, laureata in Scienze Motorie e titolare della              R-evolution Studio di Trevi.

“La Laurea in Scienze Motorie è una laurea magistrale per l’attività fisica adattata di mantenimento e prevenzione, l’attività motoria che proponiamo ai nostri pazienti, in alcuni casi, sostituisce addirittura il farmaco. Praticare attività fisica, in modo regolare, è molto importante soprattutto per le persone con malattie croniche. Infatti per pazienti con malattie croniche (per esempio neurologiche, del sistema muscolo-scheletrico, cardiovascolari, respiratorie, oncologiche, metaboliche come il diabete), l’attività fisica è fondamentale per migliorare il proprio stato di salute e la qualità della vita” – Ci spiega Simona –. “In Germania la nostra figura professionale è una figura sanitaria riconosciuta e convenzionata, che in collaborazione con il medico, che prescrive le sedute, esegue gli esercizi e le attività con il paziente. In Italia invece, solo in Emilia Romagna la nostra figura è integrata con il sistema sanitario. In Emilia Romagna infatti, esiste la “Palestra della salute” che attraverso convenzioni con medici e laureati in scienze motorie, supporta i soggetti con varie patologie, come problemi respiratori. Nel nostro paese però, non essendo riconosciuti come figure sanitarie, con le nuove normative emergenziali, non possiamo esercitare la nostra professione. Oggi infatti, figure come i fisioterapisti, con cui lavoriamo in modo complementare, possono esercitare la loro professione e noi no. Gli allenamenti delle gare non sono stati spostati, mentre le attività 1 a 1 (come le attività riabilitative) sono state vietate (sempre per noi e non per i fisioterapisti). Il paradosso in questa situazione di emergenza è che noi laureati in Scienze Motorie, non essendo riconosciuti come figura sanitaria, veniamo equiparati ai personal trainer”.

In questo momento quindi, come R-evolution Studio quali attività potete svolgere?

“Fino a quando eravamo in zona gialla potevamo organizzare escursioni all’aperto con piccoli gruppi di persone. Al momento, essendo in zona arancione, possiamo seguire i nostri utenti con allenamenti all’aperto, dietro certificato medico. Il grosso limite di questa attività è che i più fragili rimangono comunque esclusi. Le persone più fragili, come anziani o persone con problemi di obesità, non sono in grado di effettuare la loro consueta attività fisica all’aperto perché esposti alle intemperie. Stessa cosa per i bambini, avendo a disposizione un orario limitato con giornate più corte non abbiamo la possibilità di seguirli.

Una delle cose che più mi fa rabbia in questo momento, è il fatto che alcune persone, quelle che avrebbero più bisogno dell’attività motoria per essere autonome e quelle con cui avevamo ottenuto il grande risultato di eliminare i farmaci, adesso non possiamo seguirle e sono quindi costrette a riprendere i farmaci perdendo i progressi conquistati. Questo accade perché la nostra attività non è considerata primaria, sono convinta che lo Stato non riconosce questa situazione perché non la conosce. Per questo motivo” – Continua Simona – “insieme al CISM, Comitato Italiano Scienze Motorie, ci siamo attivati con manifestazioni nelle piazze di tutta Italia. Il nostro obbiettivo è ottenere una vera Riforma dello Sport. Vogliamo far conoscere, a livello regionale, i vari centri specializzati gestiti e coordinati da personale Laureato in Scienze Motorie e Diplomati ISEF. Serve un riconoscimento da parte dello Stato, ma anche da parte del territorio e dei cittadini. Il Chinesiologo aiuta clienti, pazienti e atleti ad allenarsi in sicurezza, fare prevenzione, a muoversi senza dolore e ad avere una migliore possibilità di vita”.

Ci auguriamo che questo articolo sia uno spunto di riflessione e di maggiore conoscenza di questa situazione paradossale.

Se da una parte l’emergenza sanitaria impone a tutti noi di modificare le nostre abitudini quotidiane, l’attività motoria, finalizzata alla prevenzione e a favorire una migliore qualità della vita a persone affette da patologie croniche, dovrebbe sempre essere garantita.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here