‘Buongiorno Arte’ è una rubrica che vuole dare importanza al bello, ad opere che hanno grande forza. Del resto “L’arte scuote dall’anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni.” come diceva Pablo Picasso. Doppio appuntamento settimanale concentrato nel weekend: il sabato e la domenica. SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK
Guernica (1937)
Pablo Picasso (1881 – 1973)
Il titolo dell’opera deriva dal nome dell’omonima cittadina basca, che il 26 aprile del 1937 fu bombardata e rasa al suolo dall’aviazione nazista..
Picasso non riproduce semplicemente la cronaca del tragico avvenimento, ma realizza un’opera eversiva in bianco e nero.
In questo dipinto si vede la morte attraverso la deformazione e lo smembramento dei corpi che rendono visibili le urla disperate e laceranti dei soggetti rappresentati.
Lo dipinge in bianco e nero, dando la sensazione che si è spenta la luce della storia. Perché deve dimostrare che il mondo ha perso qualcosa.
Il quadro si può leggere sia partendo da destra che da sinistra e nonostante l’autore faccia riferimento a un drammatico evento di cronaca, nel dipinto sono assenti sia gli aerei sia le bombe: questo perché Picasso vuole dare all’intera opera un significato puramente simbolico
Inoltre, nella scena i personaggi sono quasi tutti femminili. Questo perché al momento del bombardamento in città si trovavano pochi uomini, essendo gli altri impegnati a combattere nella guerra civile; ma, soprattutto, perché le donne e i bambini sono le vere vittime innocenti di ogni conflitto.
Un quadro rumoroso, caotico in cui il suo genio riesce a trasmettere la drammaticità dell’accaduto con uno stile addirittura fumettistico.
Questa è l’opera che meglio di ogni altra testimonia la partecipazione appassionata di Picasso alla sofferenza umana.
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