‘Buongiorno Arte’ è una rubrica che vuole dare importanza al bello, ad opere che hanno grande forza. Del resto “L’arte scuote dall’anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni.” come diceva Pablo Picasso. Appuntamento settimanale concentrato nel weekend. SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK
Metamorfosi di Narciso (1937)
Salvador Dalì (1904-1989)
In questo dipinto Salvador Dalí interpreta il mito greco di Narciso prima e dopo la sua metamorfosi.
Per realizzare questa opera visionaria utilizza il metodo “paranoico-critico” che consiste nell’osservare intensamente un soggetto fino a quando non si vede qualcosa con un significato completamente diverso.
Nel quadro si nota la figura di Narciso, quasi astratta, seduta su uno specchio d’acqua, rapito dalla sua immagine riflessa che lo porterà a sprofondare in essa.
Appena più a destra il pittore ci propone una figura simile ma con colore e significato completamente diversi.
Si tratta di un’assurda mano che sorge dal suolo e tiene tra le dita il simbolo di rinascita: l’uovo da cui sboccia il fiore Narciso.
Ed ecco la metamorfosi vista da Dalì, il maestro del visionario che seppe applicare il concetto di surrealismo a tutto ciò che intraprese fino a diventarne il massimo esponente.
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