‘E allora ciak’ è una rubrica che vuole approfondire il mondo dei film e delle serie tv, segnalando nuove uscite ma anche un approfondimento su realizzazioni storiche che meritano una particolare attenzione. Un autentico tuffo nella cinematografia. Appuntamento settimanale: il sabato. SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK
“Nord, Sud, Ovest, Est. Roma è Così grande che di notte ti prende, ti inghiotte, fotte la mente, un gigante che ti culla tra le urla che non sente.”
Buongiorno e bentornati sulla nostra rubrica “É allora Ciak”.
Questa settimana partendo dal testo della canzone “7 vizi capitale” del rapper romano PIOTTA ci spostiamo dal grande al piccolo schermo per immergerci di nuovo nel crime noir made in Italy parlando di una serie del 2019 veramente tosta: SUBURRA.
Come il Film del 2015 di Sollima, la serie è prequel dello stesso, ideata da Daniele Cesarano e Barbara Petronio a sua volta è ispirata dal romanzo di Giancarlo de Cataldo e Carlo Bonini.
La storyline parte nel 2008 a Roma, dove in seguito alle dimissioni del sindaco si scatena una vera e proprio guerra di potere per l’assegnazione degli appalti per la costruzione del porto turistico di Roma nel quartiere di Ostia.
La lottizzazione dei terreni ed il piano regolatore che li riguarda solo il fulcro di questa complessa partita a scacchi che coinvolge le alte sfere della politica, il Vaticano, la criminalità organizzata romana e del sud Italia.
Il porto, oltre ad essere oggetto dell’appalto, è inoltre un polo strategico per il traffico di droga, traffico che interessa particolarmente alle due famiglie, gli Adami e gli Anacleti, ingolosite dalla possibilità di aumentare il giro degli affari.
Il Gran burattinaio dietro le quinte che gestisce e manovra tutti questi fattori altamente instabili è il SAMURAI (Francesco Acquaroli) che da sempre controlla nell’ombra i palazzi del potere e che stavolta deve corrompere i membri della commissione edilizia, tra i quali svetta il politico idealista AMEDEO CINAGLIA (Filippo Nigro), e far acquistare alle famiglie del Sud i terreni di ostia, che a loro volta sono di proprietà alcuni del Vaticano ed altri degli Adami.
Gli Adami sono una delle famiglie criminali più influenti di Ostia e controllano, insieme al clan zingaro degli Anacleti lo spaccio di droga nella periferia della capitale.
In risposta alla volontà del padre di entrare nell’affare del Porto Turistico, cui è nettamente contrario Aureliano Adami (Alessandro Borghi) detto NUMERO 8 si allea con il figlio minore degli Anacleti, Alberto (Giacomo Ferrara) detto SPADINO, giovane costretto a nascondere la propria omosessualità che si sente oppresso dal fratello maggiore MANFREDI capo del clan familiare.
La strana accoppiata legata dalla frustrazione verso le rispettive famiglie e dal desiderio di affermarsi come capi, incontrano quasi fortuitamente un altro protagonista Gabriele Marchilli (Edoardo Valdarnini) detto LELE figlio di un poliziotto, ricattato da samurai, il quale ha una relazione con SARA MONASCHI (Claudia Gerini) anch’essa coinvolta nell’affare di Ostia in quanto revisore dei conti del Vaticano.
In questo scenario si intrecciano le vicende di questi personaggi spinti ognuno a suo modo dalla propria ambizione ed interessi, tra violenza e colpi di scena, alleanze e tradimenti nei 21 giorni che prevedono l’assegnazione dell’appalto.
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