Degustare in riva al lago appetitosi piatti a base di pesce abilmente cucinato da chef altamente specializzati, in una location da favola all’interno di un vecchio edificio della cooperativa dei pescatori sapientemente ristrutturato, ammirando uno dei tramonti più belli e suggestivi al mondo?
Sembra un sogno con i tempi che corrono ma sarà presto realtà grazie al progetto di collaborazione tra l’Università dei Sapori e la cooperativa pescatori del Trasimeno.
E’ prevista per giugno, emergenza sanitaria permettendo, l’apertura della Locanda dei Pescatori a kilometro zero.
Il progetto è partito dall’idea di realizzare anche su acque interne, ispirandosi alle tante realtà simili presenti sul mare, un fish restaurant a filiera corta, dove il pesce di lago viene pescato e mangiato ma anche cucinato al volo per l’asporto.
Con l’intento di riqualificare un’antica proprietà della cooperativa, punto nevralgico per le attività dei pescatori, sia come sbarco che come vendita, si cura anche il proposito di rilanciare il turismo del territorio e creare nuovi posti di lavoro, non solo promuovendo i prodotti tipici, come il pesce di lago, ma creando anche una collaborazione tra le diverse figure professionali.
Entra in gioco l’idea della start up: formare figure di alto profilo professionale, specializzate nella cucina del pesce di lago e più in generale nel settore della ristorazione, incentivando tirocini formativi che potrebbero trasformarsi in possibilità di assunzioni.
I produttori e gli operatori del settore del turismo, dell’accoglienza e della ristorazione si mettono insieme quindi per un progetto che non è solo ristorazione, ma anche formazione e innovazione con l’auspicio di un rilancio sul mercato delle nostre tradizioni gastronomiche, culturali e di una valorizzazione di tutti i professionisti del settore.